Il farro è pazienza, il farro è attesa , il farro è la possibilità d’avere oggi un desiderio che sicuramente con un po’ di buona volontà potrà soddisfare domani, rimanendone totalmente gratificati.
Il farro è il “capostipite“ di tutti i frumenti oggi conosciuti, ed è stato per oltre 2000 anni l’alimento base delle popolazioni mediterranee e asiatiche.
Farro è nome volgare del Triticum Dicoccum, frumento vestito, con le glume che aderiscono fortemente alla cariosside, poco diffuso in Italia, è pianta rustica, resistente al freddo e alle infestazioni parassitarie per cui in genere si ottiene un prodotto biologico,non richiede e non sopporta alcun tipo di concimazione, perché è estremamente sensibile ai prodotti velenosi e perché una forte crescita dello stelo può dar luogo ad “allettamenti“ con i temporali di prima estate, prima della maturazione in luglio.
I nomi di granfarro, o spelta maggiore, servono per distinguerlo dal faro piccolo o spelta minore (triticum monococcum) che ha le sue stesse caratteristiche.
Grazie alla sua insopportabilita e alla sua impossibilità all’incrocio con altri tipi di cereale, il farro è stato risparmiato alla tecnologia genetica. La somiglianza del farro ad altri tipi di grano e la scarsa conoscenza ha fatto sì che oggi, in commercio, se ne trovano delle varietà ‘false’ (farricello o spelta). In commercio, oltre al farro in chicchi, macinato, spezzato, esistono ottime produzioni di pasta alimentare a base di questo antico cereale.